Questo mese la Lion comics, costola editoriale della RW edizioni ha cominciato le sue pubblicazioni marchiate DC. Ho aspettato un po’ e letto un certo numero di albi e adesso mi sento pronto per tirare le somme su questa entree fumettistica.
Ovviamente si tratta di giudizi che nascono da un numero di albi decisamente basso, prodotti all’inizio di una carriera editoriale già tempestata di alti a bassi per via della questione Planeta, per cui è ovvio che vanno presi per quello che sono: impressioni.
Cominciamo dai numeri 0. l’iniziativa mi è piaciuta parecchio, certo forse un po’ troppo nerd oriented, ma tutto sommato un bel modo di presentarsi alla propria platea, strizzando (neanche troppo velatamente) l’occhio ai lettori un po’ più anziani (e magari più sgamati).
Leggendo l’editoriale di apertura comune a tutti gli albi 0 storco però il naso. Certo non siamo di fronte alle famigerate Planetate, ma l’italiano è sicuramente un po’ ballerino.
E’ l’inizio di una nuova avventura: una casa editrice italiana che per la prima volta pubblica le tre note linee di fumetti della DC enterteinment: DC comics, Vertigo e MAD.
Eh, no Lorenzo (Corti)…due volte i due punti in una stessa frase non si mettono. Questo la signora W@lly lo segna come errore grave ai suoi alunni. Alle medie.
Ora a parte tutto, ho letto di Lorenzo per tanto tempo sui forum e so che questo è solo un errore dettato dalla fretta, però occhio….
Dicevo, i numeri sono buoni, il sommario è interessante e la stampa buona. L’unico momento di risentimento l’ho avuto con l’albo dedicato a Wonder Woman. Mi sono detto “ci risiamo con le tavole scansionate male. Ma guarda te che schifezza di roba”. Questo è stato più o meno il mio pensiero sfogliandolo.
Poi sul forum di Glamazonia il buon Marcello Vaccari mi ha illuminato…
La prima storia è particolare e piuttosto rara, perchè non è mai uscita in un albo a sè, e non credo sia mai stata ristampata.
Era allegata a DC Comics Presents n.41, come fosse un inserto da staccare, e non aveva una copertina sua. L’immagine che hanno usato anche come copertina di questo n.0 era stampata sulla classica cartaccia da giornale che usavano all’epoca per gli interni.
Per quello Kayak, lo sporco non è quello della copertina originale, perchè non esiste, o almeno non stampata sulla carta tipica da copertina, in pratica quella usata si può considerare una splash-page.
Quindi hanno usato per forza una scansione, e ti dirò che per essere una scansione è di qualità decisamente molto buona, considerata quella dell’albo originale (che io possiedo), l’hanno anche migliorata.
Poi si può certamente criticare la decisione di metterci proprio questa storia, però era effettivamente quella che più si addiceva ad un numero 0, perchè in pratica lo era stata sul serio, proprio come l’analoga storia dei Teen Titans che era allegata al n.26 di DC Comics Presents, che però è stata più volte ristampata.
Presa coscienza della cosa ritorno sui miei passi e rivaluto decisamente la cosa. Certo sarebbe stato molto meglio se qualcuno si fosse degnato di segnalare la questione all’interno dell’albo in una noticina qualsiasi. Ma su questo ci torniamo.
Archiviati i numeri 0 sono passato alla lettura delle prime produzioni regolari, concentrandomi in particolare sugli spillati, da edicola (Superman e Batman) e non (Lanterna Verde).
Ottima la scelta delle serie (ad esempio la scelta delle tre serie su tre slot in LV mi sembra la migliore possibile) ed il formato ad 80 pagine. Ci voleva finalmente un qualcosa di più corposo da tenere in mano rispetto agli albetti smilzi della Planeta che erano pure più cari rispetto a quelli della concorrenza.
Dicevo buono l’assortimento delle storie e spero che la cosa sia accompagnata da un programma editoriale finalmente serio.
Un unico ma importante neo però ce l’ho trovato. Pagine su pagine di editoriali che dicono tutto e niente. Analisi sulla figura di Batman o sulle pippe mentali di Morrison, sulla storia di Hal Jordan dal medioevo ad oggi, ma neanche lo straccio (e sottolineo lo straccio) di una nota di accompagnaento alle storie. Un esempio pratico: su Superman compare un personaggio assai misconosciuto: Iron Munro. Due parole in croce su di lui sarebbero state oro colate per la folta schiera di lettori che non hanno la più pallida idea di chi sia ‘sto carneade. E invece niente. Silenzio omertoso. Ma perchè? Costa così tanta fatica? Vi prego alla peggio copiate ed incollate da wikipedia!!!! Le note sono una grande tradizione tutta italica che hanno reso grandi fior fiore di editor!
Per il resto fino a adesso grosse lamentele non ne ho, anzi un grande applauso per il volume sulla JLI.
Aspettiamo fiduciosi.
Videogiocatore, fumettaro, fumettista, nerd ed inguaribile sognatore.
Da sempre rincorre i suoi sogni e le sue fantasie lasciando dietro di se una scia di lampi.
Scusa neh ma come ho scritto io (presto lo linkerò), ho trovato gli 0 deludenti, privi di senso.
Gli appassionati avrebbero acquistato qualunque sotria in un simile albo ma direi che un neofita può avvicinarsi a Batman e fooorse a Supes, da queste storie… Le altre sono imbarazzantemente inutili, datate e poco esplicative del personaggio.
Lion s’impone benissimo sul mercato ma il senso di questi albi proprio non m’è chiaro, se non è puro diletto da collezionismo…
Beh, penso che questa sia fondamentalmente una questione di gusti personali. Io non ho letto l’iniziativa come una tattica per avvicinare nuovi lettori quanto piuttosto un modo per fare un regalino allo zoccolo duro (tant’è che la tiratura è stata stringatissima) con storie più o meno rare, a volte di scarso significato, ma firmate da autori golori (tipo Toth).
Guarda, anch’io dico che era puro diletto collezionistico, ma l’ho preso direttamente così e vedendola in quella prospettiva mi sono stati bene…