Dopo alcuni mesi di attesa fa il ingresso anche in Italia il new 52, l’universo supereroistico DC post reboot.
Lo fa con una serie di testate spilate di cui il vostro buon W@lly andrà a recensire i primi numeri uno alla volta, accompagnando ogni recensione con una bella dose di riflessioni e appunti sulla nuova situazione.
Partiamo con il primo e più grande super eroe: Superman.
La premessa è che non mi farò particolari riguardi sul contenuto delle storie e pertanto gli spoiler sono inevitabili, quindi continuate a leggere a vostro rischio e pericolo.
Il reboot ha interessato -chi più, chi meno- tutti i personaggi DC. Superman è un di quelli che ne esce maggiormente sconvolto.
Comincerò con il dire la mia sulle storie analizzandole singolarmente per poi dire qualcosa su questo nuovo “superman”.
Le storie
Su Action Comics n1 (prima storia dell’albo) Grant Morrison ci mostra un Superman agli esordi che ha da poco (solo 6 mesi) fatto il suo grande ingresso nel mondo.
E’ un Superman molto diverso da quello che conosciamo. Non ha un vero costume in quanto compie le sue gesta con un paio di Jeans, scarponi, una magliettina blu con il classico simbolo e un timido mantellino rosso.
Anche i modi di fare di Supes sono molto diversi. Troviamo un personaggio molto più bullo e sbruffone, che non si fa problemi a minacciare la vista stessa delle sue “vittime”.
I poteri non sono ancora al loro massimo e la cosa è particolarmente evidente nell’impossibilità di Clark a volare o nella sua limitata invulnerabilità.
L’idea di base è quella di un Superman molto più “terra-terra” che combatte e si sporca le mani contro avidi e corrotti, al fianco della gente comune e lontano dal Superman cosmico e quasi onnipotente che conosciamo.
Il modo di fare violento e gretto che tanto ha fato storcere il naso a tutti i fan in verità è un vero ritorno alle origini. Ai suoi albori nella Golden Age infatti Superman aveva uno spiccato atteggaimento da bullo e non disdegnava farsi strada a suon di pugni piuttosto che a suon di prediche.
Le premesse sembrano interessanti. Grant Morrison non se la cava malaccio anche se non manca un passaggio oscuro (quello della telefonata fra Clark e Jimmy Olsen). Speriamo che non decida di usare in modo troppo pressante quel suo pesantissimo stile criptico ed incomprensibile.
Sugli ottimi disegni di Rags Morales invece c’è poco da discutere.
Passiamo a Superman 1 dove George Perez e Jesus Merino ci regalano uno scorcio dell’attuale status quo di Superman.
Ci troviamo a circa 5 anni dall’esordio di Superman e troviamo il nostro eroe di ritorno da un non meglio precisato periodo di allontanamento da Metropolis.
Ma i cambiamenti più grandi sono quelli in ambito lavorativo e sentimentale.
Il Daily Planet è stato acquistato da Morgan Edge ed inglobato nel suo impero di media. l vecchio palazzo abbattuto e sostituito da una nuova sfavillante sede.
Clark lavora sempre al giornale capitanato da un Perry White quanto mai in forma mentre Lois Lane è ascesa a direttore del telegiornale e vicedirettore esecutivo della divisione televisiva del media group di Edge.
Il colpo di spugna più clamoroso è però quello riguadante il matrimonio (cancellato) fra Lois e Clark.
Il lavoro svolto da Perez e Merino non è malaccio (a parte i mal di pancia che avrà procurato a tutti i nerdacci duri e puri) e si lascia leggere, ma è troppo poco per dare un giudizio completo.
Supergirl 1 invece ci mostra una Kara Zor-El appena arrivata sulla terra. Lo stacco con il passato è quindi netto e 22 paginette povere povere di dialoghi e storia sono comunque poche per dire qualcosa.
Nota positiva invece sono i disegni di Mahmud Asrar, che in parte ricordano degli echi di Mark Bagley, ottimi sotto tutti i punti di vista.
L’incappucciata
La confezione
Il reboot
Videogiocatore, fumettaro, fumettista, nerd ed inguaribile sognatore.
Da sempre rincorre i suoi sogni e le sue fantasie lasciando dietro di se una scia di lampi.
Ciao, grazie per il “dinosauro”! ah ah scherzo! Ad ogni modo io sono tra quei tanti lettori DC di lunga data a cui non e’ piaciuto e non piace questa nuova linea New 52. I personaggi non sono piu’ gli stessi, tutto e’ cambiato. Certo e’ vero che la DC e’ cambiata nel tempo. Dal periodo pre-crisis a quello post-crisis e post-Infinity Crisis ci sono state molte differenze. Ma questa New 52 di fatto e’ un cambiamento troppo radicale, versioni nuove e piu’ moderne? Puo’ essere! So che in USA ci sono tanti lettori che – come me – sono… Leggi il resto »