
Era un pomeriggio del marzo 1988 ed io avevo 7 anni. La vita era decisamente più semplice; il mio unico problema era fare i compiti di storia per il giorno successivo ed imparare la lezione sugli accampameti Romani. La terza elementare era più ostica del previsto!
Mio padre era da poco tornato dall’edicola vicino casa con un inaspettato regalo. Un numero di Masters e il team dell’avventura, rivista che gli chiedevo da tanto tempo, ricevuto come premio per chissà quale interrogazione andata bene.
L’ emozione era salita a mille e mi aveva dato la motivazione necessaria per concentrarmi abbastanza da finire i compiti in un tempo ragionevole.
Avevo già un po’ di esperienza con i fumetti. Topolino entrava abitualmente a casa nostra (come nelle case di un po’ tutti, credo).
Però quel giornalino di 100 pagine era davvero una cosa nuova per me! Poi il fatto che ci fosse He-man in copertina moltiplicava per mille la felicità (già ai tempi innamorato dei Masters of the Universe come lo sono adesso).
Avido cominciai a sfogliare l’albo n ogni sua parte e ne studiai il sommario per infiniti minuti…
Ricordo il pizzico di delusione nello scoprire che quasi metà del giornalino era occupato da storie di Bravestarr, personaggio che all’epoca mi stava abbondantemente sui maroni.
Cominciai subito a leggerne le storie (prodotte in Italia, con i testi di Sauro Pennacchioli e disegni di Raffaele Della Monica, Leonardo Gagliano e Vittorio Coliva), vuoi perchè già ai tempi avevo la fissa che di libri e riviste và letto tutto senza saltare niente, vuoi perchè così ero sicuro di poter cominciare prima a leggere le storie di He-man e soci.
Alla fine le avventure dello sceriffo stellare mi piacquero eccome. Erano brevi e facili da leggere, tanto che filavano via come caramelline e poi avevano dei disegni davvero belli!
Dopo Bravestarr arrivarono le storie dei MotU. Erano storie di prodotte in Germania, scritte da Wilfred A. Hary e che avevano poco o nulla a che fare con il cartone della Filmation (che ai tempi era il mio riferimento sui Masters).
Ciò nonostante erano incredibilmente affascinanti ed impregnate di un’atmosfera puramente “sword and sorcery” da cui rimasi affascinato e che ritrovai solo qualche anno dopo nei film di Conan.
Ma il pezzo forte di quelle storie erano i disegni, realizzati da un certo Michael Götze (se qualcuno sa qualcosa di più su di lui mi faccia sapere!). Uno che la lezione di Jack Kirby l’aveva studiata, e pure bene.
Uno, insomma, che aveva capito il potere di una splash page ad effetto.
Tale Götze non era neanche tanto lontano dagli insegnamenti di una certa scuola europea…
Poi i personaggi…vuoi o non vuoi i Masters hanno un innegabile fascino…
A chiudere l’albo c’era invece una storia realizzata da autori italiani (testi di Giuliano Piccininno e disegni di Giuliano Piccininno e Vittorio Coliva) che solo molti anni dopo scoprii essere un “remake” di uno dei minicomics dei MotU realizzato da Alfredo Alcala (autore di cui ho già parlato in passato): The Obelisk.
Rileggevo l’albo almeno una volta a settimana.
Con il senno di poi si può dire che gran parte delle mie passioni -fumetti, action figures e gli stessi Masters- affondino le loro radici in quelle 100 paginette.
Chiesi a mio padre se mi poteva comprare anche i numeri successivi e lui con un sorrisone mi rispose di si. Quella volta mi girò male perchè quello fu l’ultimo numero della rivista.
Adesso, a più di vent’anni di distanza, quel giornalino ce l’ho ancora con me. Ne ha viste tante e la copertina l’ha persa strada facendo, me per il resto è ancora lì, gelosamente custodito in una busta di plastica trasparente.
Ancora tante ne dovrà vedere e chissà, magari fra qualce tempo, potrebbe passare per le mani di un piccolo W@lly, curioso come lo ero io di leggere la storia successiva.
P.S. non ho mai recuperato gli altri numeri del Team dell’avventura. Se qualcuno sapesse dove rintracciarli mi faccia un fischio.
Videogiocatore, fumettaro, fumettista, nerd ed inguaribile sognatore.
Da sempre rincorre i suoi sogni e le sue fantasie lasciando dietro di se una scia di lampi.
Ciao!
Anche io a casa ho qualche numero di Masters e il Team dell’Avventura, ma al posto delle storie di Bravestarr ci sono Big Jim e Voltron… sono le prime uscite.
Mi ha colpito il fatto che ci fosse del sangue sulla guancia del protagonista del fumetto… da piccolo forse mi avrebbe scioccato!! Ahaha! Sui cartoni (e fumetti derivati) americani di questo tipo mi fa strano vedere il sangue XD
Comunque grande Gotze, ha un certo fascino e la penultima immagine che hai messo è davvero superba… hai ragione, ha un qualcosa di.. francese 🙂
Moz-
MikiMoz: Mi ha colpito il fatto che ci fosse del sangue sulla guancia del protagonista del fumetto… da piccolo forse mi avrebbe scioccato!! Ahaha! Sui cartoni (e fumetti derivati) americani di questo tipo mi fa strano vedere il sangue XDComunque grande Gotze, ha un certo fascino e la penultima immagine che hai messo è davvero superba… hai ragione, ha un qualcosa di.. francese Moz- Eh già, quell’immagine ha proprio qualcosa di affascinante. Certo che quelle versioni cartacee erano molto differenti da quelle animate . Ad esempio nonostante alcuni goffi e posticci tentativi di omologare He-man alla versione animata il personaggio… Leggi il resto »
Sì, hai ragione! Che poi dalle storie che ho io, i ruoli dei personaggi sembrano un po’ ancora quelli degli esordi… pre-Filmation per così dire… ma c’è già la caratteristica Adam/He-Man. Man-at-Arms senza baffi, ma Teela vestita con la corazza a serpente però c’è già Sorceress (e Zoar)… un mix tra le parti, diciamo. XD Invece ho qualche numero di PIU’ dove il passaggio si nota tanto: nelle uscite vecchie, i personaggi sono come i giocattoli (Tee-la maga, ad esempio) anche se le storie sono abbastanza per bambini… mentre nelle uscite ultime, c’è Adam che si trasforma ecc ecc… 🙂… Leggi il resto »
Purtroppo i fumetti di PIU’ non li ho mai letti…se vuoi/puoi passarmeli al fil di scanner facciamo un bell’articolo confrontando le varie incarnazioni cartacee di He-man pubblicate in Italia.
Alcuni ho visto che sono su HeMan.org … in ogni caso appena riesco cerco di scansionare quelle storie…!
Da piccolo PIU’ era la mia rivista preferita! Peccato non avere ancora tutte le cose che avevo un tempo: PIU’, DOPPIO PIU’, i minicomics motu (m’è rimasto solo The Search for Keldor), e poi il Corriere dei Piccoli e annate intere di Topolino… uff!
Moz-
PIU’ lo leggevo anch’io da piccolo e ne avevo alcuni numeri…se solo riuscissi a recuperarli ci uscirebbe un post di sicuro!
Scusa… ma non hai detto che non avevi mai letto PIU’? o ho capito male?
Moz-
Non ho mai letto le storie dei MotU pubblicate su PIU’ 🙂
Ah ecco 🙂
Allora ti sarai flippato di Fabuland o Ghostbusters XD
Moz-
Li ho tutti i numeri di “Masters e il team dell’avventura”. Erano troppo belli. Io avevo gia’ sui 13 anni e qualcosa ma li leggevo eccome. E ricordo anche “PIU'” dove c’erano i Masters ed un sacco di bei fumetti. Gli anni ’80…che nostalgia!
Beato te! io li cerco disperatamente su ebay ma trovo solo prezzi altissimi e condizioni pessime…
Puoi trovarmi su questo sito, ho vari Masters e il team dell’avventura e Magic Boy