Prima di comiciare il pezzo una prescisazione. Non sono un nintendaro (prima della Switch la mia ultima console Nintendo é stato lo SNES), non sono un Sonaro né parteggio in qualche modo per Microsoft. Ho avuto e ho console di tutti i marchi e produttori e semplicemente gioco con quelle che mi offrono più roba bella.
Detto ciò, per come la vedevo io fino a pochi mesi fa, la vincitrice indiscussa di sta tornata di console war (concetto di per se orribile) era la PS4, se non altro per la mostruosa ondata di esclusive di valore.
Microsoft semplicemente latita dopo una sequenza di mosse iniziali poco illuminate, mentre Sony sfornava -e continua a sfornare- esclusive di livello stratosferico (oltre ad ospitare gli immancabili multipiattaforma).
Non faccio mistero di essere sempre stato affascinato dal graficozzo iperpompato e nel giro di poco tempo sulla PS4 ho fatto girare roba del calibro di Uncharted 4 …
…e Horizon Zero Dawn
…che non solo sono clamorosamente belli da vedere, ma sono anche belli da giocare!
Poi è arrivato l’annuncio di Switch e sulle prime la mia reazione è stata un grande “meh”.
Ho guardato con sospetto la nuova console ibrida di Nintendo soprattutto per la potenza ovviamente risicata rispetto alle concorrenti. Come avrebbe potuto far girare i multipiattaforma?
Inoltre era evidente che gli sviluppatori terzi guardavano la nuova console della grande N si con curiosità ma anche con grande sospetto dopo la clamorosa debacle della Wii U.
Certo l’annuncio al lancio dell’uscita di Zelda era un bel colpo ma poteva un gioco solo fare da traino per una nuova console?
La svolta
Poi l’inaspettato: mi trovo a ridosso dell’estate con la possibilità economica di acquistare la Switch e la signora W@lly contemporaneamente mostra la volontà di regalarmi un gioco per il compleanno.
Allineamento degli astri o colpo di culo, dopo un paio di mesi (perché inaspettatamente la Switch vendeva come il pane) il tutto si trasforma nella combo console + Zelda – Breath of the wild.
Il mio piano originale era di avere la PS4 come console primaria e di tenere la Switch come secondaria di lusso, su cui giocare le esclusive Nintendo.
Arriva la prima bordata…
Zelda BOTW è un macigno di gameplay immenso (su cui spero presto di scrivere una rece arrivata tardi) che da solo potrebbe sorreggere una console per mesi, altro che solo al lancio.
La seconda bordata poco dopo. A distanza di pochi mesi arriva Super Mario Odissey.
Lo acquisto lo stesso giorno di Assassin’s Creed Origins, solo che il titolo Ubisoft rimase imballato ancora per due mesi, mentre la cartuccia di Mario continua a restare fissa sulla Switch ancora oggi.
Un altro colosso di gameplay e game design che, senza mezzi termini, così come ha fatto Zelda, riscrive le regole del genere.
Ma questo non basta…di ottimi giochi ne escono, ne sono usciti e ne usciranno su tutte le piattaforme.
La Switch difference
No, in più c’è che la Switch ha la marcia della portabilità. Non è una console portatile e basta. E’ una console che ti permette di giocarti in giro i giochi che ti giochi pure in salotto.
I risvolti di questo piccolo dettaglio sono ovvi ma allo stesso tempo centrali. E’ una console che permette di riempire gli spazi vuoti della vita di noi trenta-quarantenni, che altrimenti non potremmo mai riempire con i giochi (se non con il mobile gaming, ma quello lo ignoro volutamente).
Il passo successivo?
Doom.
Più che Skyrim il gioco di terze parti che mi ha smosso. Si perché è ovvio che ci sono delle rinunce tecniche anche considerevoli, ma il core del gioco è ancora tutto li. E con mia grande sorpresa ci gioco con lo stesso gusto sia sdraiato a letto che sul divano davanti al 50 pollici.
…e se si potesse fare per altri giochi terzi parti?
Per scelta Wolfenstein II non l’ho preso per altre piattaforme e lo aspetto sulla console Nintendo perché so che valore aggiunto può essere giocarlo ovunque ed in qualsiasi momento.
Mi ritrovo quindi nella posizione inversa a quella di partenza. Se posso mi gioco anche le terze parti su Switch e relego la PS4 alle esclusive.
Nindies
Ultima nota ma non per importanza: gli indy. Prendete una qualsiasi gioco bello di uno studio indipendente e sarà ancora più bello su Switch proprio per le sue peculiarità.
Ho goduto come un riccio con Axiom Verge e Wonder boy e tantissimi altri sono ancora li da scoprire.
Aggiungeteci le remastered di tutti quei giochi (Super Mario Kart 8, Bayonetta 2, Donkey Kong tropical freeze, ecc…) usciti su Wii U e che per colpa del disastro che è stata la piattaforma si sono giocati solo gli sviluppatori ed i loro parenti, ed avrete un valore aggiunto non indifferente.
Questa è la mia storia d’amore con la Switch. Voi che posizione tenete riguardo l’ibrida Nintendo?
Per oggi è tutto. Qui W@lly, passo e chiudo.
Videogiocatore, fumettaro, fumettista, nerd ed inguaribile sognatore.
Da sempre rincorre i suoi sogni e le sue fantasie lasciando dietro di se una scia di lampi.
Io vorrei prenderla ma solo per giocare a Pokken Tournament, quando avrò soldi da buttare… ovvero tra tantissimo tempo
Ah! Ah! Ah! Le fortunate congiunture astrali sono così rare…
Da non possessore di Switch, ma solo di PS4, riesco ad immaginare perché la apprezzi così tanto: sono i gli stessi motivi per cui uno studente di giurisprudenza sbarbato come me la vuole a tutti i costi.
Mentre sbavo per tutte le bombe che sono uscite sulla nuova console Nintendo, ragiono sul fatto che una console ibrida è riuscita a smuovere il mercato come pochissime periferiche sono riuscite a fare nella storia dei videogame.
Nintendo docet.
Hai ragione. Nintendo in primis è riuscita a darsi una mossa non da poco con Switch.E la serie di gioconi che ci stanno uscendo stanno veramente riscrivendo le regole e la grammatica dei singoli generi di appartenenza. Una vittoria inaspettata.
Io con te! Ho switch dal day one cosa che non ho mai fatto (e gioco dal lontano 1987) e non desidero più nessun’altra console. I remastered a me (fortunatamente) stanno bene. Ho saltato WiiU nonostante avesse al suo seguito dei titoli notevoli. Poterli giocare in portabilità beh è una pacchia assoluta!
Mamma mia quant’è vero! E se non lo si prova non si capisce!