Partiamo da un presupposto: se da piccoli non avete visto almeno una puntata dello strano mondo di Minù, anche solo per aspettare il cartone successivo o per inerzia dopo aver guardato quello precedente, siete di sicuro delle brutte persone. O quanto meno non la raccontate giusta.
Che io ricordi quello di Minù era (insieme a Memole) uno dei cartoni più pucciosi e tenerosi in circolazione. Il ché, in un momento storico in cui questa tipologia di cartoni non era troppo inflazionata in Italì, non era necessariamente un male. La seire era liberamente tratta dai romanzi di Alf Prøysen.
Stiamo parlando di una serie di nazionalità giapponese composta in tutto di 130 brevi episodi di circa 7-8 minuti ciascuno e raccolti in puntate di 25 minuti.
La serie fu prodotta nel 1983 dalla Pierrot con la regia è di Tatsuo Hayakawa e le musiche originali di Tachio Akano.
In Italia venne trasmessa per la prima volta nel 1985, se non erro in quel meraviglioso contenitore che era Ciao Ciao.
La sigla aveva i testi di G. Intra, A. Valeri-Manera ed era cantata da Cristina D’Avena, in una interpretazione che alle orecchie del me bambino risultava tanto delicata quanto mielosa (decidete voi se interpretare quest’interpretazione nel bene o nel male dato che io non mi sono ancora deciso). La ricordo anche e soprattutto per la inquietantissima bambina Liulai
La storia
La dolce signora Minù Pepperpot vive in un paesino nella campagna norvegese con il marito, il Signor Pepperpot, il gatto (Aceto), e il suo pigrissimo cane (Saetta). Pur se non viene data una precisa indicazione temporale possiamo dedurre che tutto si svolta più o meno fra gli anni ’50 e gli anni ‘ 60.
La nostra protagonista, in maniera del tutto randomica e non prevedibile, si rimpicciolisce per merito degli strani poteri del cucchiaino magico col campanellino che porta appeso al collo. )Inoltre, da minuscola, acquisisce la capacità di conversare con gli animali.
Quando la signora Minù si rimpicciolisce acquisisce anche la capacità di parare con gli animali che, generalmente, le vengono in soccorso nella risoluzione dei problemi di ogni giorno.
Nel bosco Minù conosce Liulai, una inquietantissima bambina dagli occhioni simil-alieno-grigio che ha per amico un piccolo visone bianco di nome Lu. La bimba ha un fare costantemente misterioso e la sua vera natura non viene rivelata, anche se vengono fatti sporadici accenni ad un suo legame con la magia del cucchiaio.
E poi?
In Italì il cartone è stato replicato anche su Italia 1, Canale 5, sulla indimenticata/indimenticabile Junior TV, Odeon TV e su innumerevoli televisioni locali.
Dal 2016 i diritti della serie sono passati alla società Sanver Production che ha reso disponibili su YouTube tutti gli episodi.
Anche per oggi è tutto. Qui W@lly, passo e chiudo.
Videogiocatore, fumettaro, fumettista, nerd ed inguaribile sognatore.
Da sempre rincorre i suoi sogni e le sue fantasie lasciando dietro di se una scia di lampi.
Che dire…l’ho visto proprio perché su Junior Tv..aspettavo il cartone dopo. Per questo ho scarsi ricordi, ma il ricordo generale è più che positivo!
Eh! Sei parte di un gruppo molto ampio sai? Chissà perché poi visto che è stato un cartone in verità molto esposto…
Lo ricordo bene e ti dirò di più, anche meglio di Memole! Però credo di averlo visto su qualche rete locale come Odeon o Antenna 3.
Ho visto anche gente girarci in cosplay a Lucca!
Vero! La cosplayer della signora Minù l’ho vista pure io!!!
Oddio si… la bambina con gli occhi da aliena! Chejepossino.
Io amavo entrambe le sigle. La prima si vede che è antica, a metà tra uno Zecchino d’Oro e un jingle (Mariarosa quante cose sai far tu).
Ma non capisco come la Sanver abbia questi diritti… con canzoni terribili (presto un mio post sull’argomento).
Moz-
Vero che fa paura quella bimba infame? Da piccolo scappavo…
Chissà se c’è n traffici illecito di diritti con al al centro la Sanver? Tra l’altro se guardi sul loro profilo YouTube hanno messo su un sacco di roba anche molto carina…
Illecito non credo, comunque c’è un circuito tv (Contactoons) ma non so, non tutto mi quadra… poi le sigle ricantate da lui fanno… vabbè 🙂
Moz-
si, le sigle è meglio sorvolarle… Con illecito mi sono spiegato male in effetti però è vero che come dici tu c’è qualcosa di strano (o quanto meno di oscuro in relazione a quello che vediamo noi..)
Non ricordo se lo guardavo anche io solo per aspettare altri cartoni ma me lo ricordo bene, soprattutto il cucchiaino con la campanella!
Io, chissà perché, del cartone a distanza di anni ricordavo soprattutto il visone che si appoggiava attorno al collo della inquietanbimba…
Sono tra quelli che lo guardava per aspettare il cartone successivo ma poi col passare del tempo mi ci sono affezionato. E poi si chiamava come mia nonna (Minuccia, diminutivo di Carmina).
Mai visto su Mediaset, su Junior TV e Odeon sì, infatti preferisco l’altra sigla!
Riguardo Liulai, provavo una sorta di attrazione… da piccolo mi dovevo per forza invaghire di un personaggio e dato che l’alternativa era ‘na vecchia, la scelta è ricaduta sulla bambina stramba.
Vedi che la popolazione umana si divide in chi guardava Minù per aspettare il cartone successivo e chi lo guardava perché effettivamente lo amava?!? Però Ema sei l’unico che poteva essere attratto dalla inquietanbimba! 😀
Complimenti per il sito , però per me, il temrine “dimenticati” intende qualcosa che è arrivata da noi e nons e lìè filata nessuno all’ epoca, vendendo appunto dimenticata dai più. La sig. Minù non fa parte di questa vcategoria, in quanto replicatissima per anni e vista credo da chiunque oggi abbia più di 30 anni. Purtroppo, in quest’ epoca dominata dai canali USA che trasmettono solo titoli della loro scuderia lasciando fuori tutti gli altri (tipo gli anime, che infatti sono quasi del tutto scomparsi dalle nostre reti), non c’è più posotmper cartoni come Minù. Poveri bimbi di oggi,… Leggi il resto »
Grazie per i complimenti!
Come ho scritto rispondendoti ad un altro commento quel “dimenticati” è un po’ una provocazione, unos spunto per parlare di cartoni che ormai sono relegati all’ambto dei ricordi e non vengono praticamente più replicati… 😉