La serie (o meglio le serie) è incentrata su un ragazzo (il Jonny del titolo) che accompagna il padre scienziato per il mondo in mille avventure. Il cartone originale era ovviamente prodotto da Hanna & Barbera su idea dell’autore di fumetti Doug Wildey, che ne curò anche l’aspetto grafico.
Lo show si ispirava vagamente ai serial radiofonici d’avventura ed era caratterizzata da uno stile di disegno molto più realistico rispetto alle produzioni contemporanee.
Fu la prima di una lunga serie di produzioni H&B basate su ambientazioni avventurose e personaggi eroici che abbiamo esplorato in questa rubrica. Questa è l’opening della serie originale.
La serie originale (The Adventures of Jonny Quest) venne trasmessa nel primetime della ABC fra il 1964 ed il 1965 e si rivelò da subito un grande money-maker.
Per il design Wildey si ispirò profondamente allo Steve Canyon di Milton Caniff e ciò donò al cartone un look realistico assolutamente inedito, perfetto per la natura avventurosa dello show.
L’unico personaggio che non fu originariamente disegnato da Wildey fu Bandit, il cucciolo di Bulldog, graficamente creato da Dick Bickenbach.
In Italia il cartone arrivò su Rai 1 e oi replicato millemila volte sule reti locali.
Il ritorno di gloria (The New Adventures of Jonny Quest)
A metà degli anni ’80 (per l’esattezza nel 1986) gli episodi opportunamente rimaneggiati della serie classica vennero trasmessi come segmenti dello show The Funtastic World of Hanna-Barbera. Per accompagnare gli episodi in replica ne vennero anche prodotti 13 nuovi. L’ opening la trovate di seguito.
I nuovi episodi erano notevolmente meno violenti ed evidentemente kid-oriented rispetto a quelli originali. In questi episodi venne introdotto un nuovo personaggio fisso chiamato Hardrock, un monolita vivente fatto di pura roccia, che tuttavia non fece ulteriori apparizioni nelle successive incarnazioni del franchise.
Nel 1993 venne prodotto un lungometraggio televisivo intitolato Jonny’s Golden Quest. Nel film vediamo la famiglia Quest affrontare il Dr.Zin. Nel 1999 venne prodotto un secondo film per la televisione intitolato Jonny Quest vs. The Cyber Insects che fu promosso come l’iterazione finale del franchise. Almeno fino al 1997…
L’ultimo giro di valzer?
Prodotta nel 1996 la serie The Real Adventures of Jonny Quest vedeva come protagonista un Jonny quest adolescente (invece che bambino come nelle incarnazioni precedenti). Composta da un totale di 52 episodi divisi su due stagioni, la serie fallì nell’obiettivo di raggiungere il successo nella fascia d’età che si poneva come target.
Nello show, oltre alle classiche esotiche ambientazioni d’avventura, veniva introdotta QuestWorld un dominio di cyberspazio, realizzato completamente in 3D.
Nonostante il successo non proprio strabiliate, la seire vanta tuttavia una serie abbastanza lunga di repliche negli anni successivi (sino al 2002).
Il cartone venne trasmesso (anche con discreto successo) pure quì in Italia.
I fumetti
Come nei casi successivi di uci abbiamo parlato in precedenza, non poteva mancare un adattamento a fumetti di Jonny Quest prodotto dalla Gold Key, in un unico numero che sostanzialmente riraccontava a fumetti l’episodio televisivo “Mystery of the Lizard Men“.
Va segnalata anche la serie prodotta dalla Comico del 1986 (31 numeri), il cui primo numero venne disegnato addirittura da Doug Wildey.
Infine il nostro buon Jonny svolge un ruolo centrale nella saga Future Quest pubblicata dalla DC comics nel 2016 e che riunisce buona parte dei personaggi d’azione prodotti da Hanna & Barbera in un unica storia, creando un vero e proprio H&B-verse.
Come detto mille migliaia di volte, recensirò l’opera in quello che verosimilmente sarà l’ultimo appuntamento con questa rubrica.
Con questo è tutto. Quì W@lly, passo e chiudo.
Videogiocatore, fumettaro, fumettista, nerd ed inguaribile sognatore.
Da sempre rincorre i suoi sogni e le sue fantasie lasciando dietro di se una scia di lampi.
Io ho visto la serie classica ma anche quella su Solletico.
Interessante per lo spirito avventuroso, ma ovviamente trovo il design classico molto molto più accattivante. A rivedere oggi certe grafiche mi sciolgo… stupenda quella del fumetto Gold Key.
P.s. Jonny Quest è anche protagonista, attualmente, di un curioso caso di effetto mandela: molti credono che si chiami Jhonny Quest XD
Moz-
Che mi dici…il design originale di quegli anni ha un’altra poesia…
Mi sto rileggendo Future Quest per poterci scrivere il post e ti dico che mi sta piacendo più della prima volta proprio per lo stile di disegno deliziosamente retrò
Johonny Quest ammetto di conoscerlo solo per il cartone degli anni 90, che davano su Solletico? Però non ho mai seguito manco quella serie. Di recente ho provato il primo numero del nuovo fumetto DC ma non mi ha preso, non sono riuscito a leggerlo per intero.
Si lo davano su solletico. Il fumetto probabilmente é future Quest ed é molto molto carino ma strizza fortissimamente l’occhio ai fan/conoscitori Delle serie tirate in causa e magari risulta un filo ostico per gli “esterni”
Esatto, Future Quest! Mi aveva fregato la parola “futuro” credendo fosse qualcosa sui viaggi nel tempo, non sull’avventura (che adoro come genere ma non era quello che cercavo in quel momento).
T’hanno decisamente fregato 🙂