A mente fredda: Batman Arkham knight7 min read

batman arkham knightSalve a tutti! Con questo articolo comincia una serie (più o meno periodica) di recensioni “arrivate tardi” e pertanto scritte a mente fredda, incentrate su videogiochi ormai usciti da un (bel) po’ di tempo e che sono facilmente reperibili sul mercato (sia in forma fisica che in digital delivery) a prezzi davvero stracciati, spesso e volentieri completi  pure di season pass e DLC.

Quel che andremo a valutare sarà come questi giochi  sono invecchiati e come reggono a confronto con i titoli più recenti, tenendo quanto più possibile d’occhio il portafogli.

il primo titolo che analizzeremo è Batman Arkham knight

Terzo e (fino ad ora) ultimo capitolo della saga di Arkham prodotta da Rocksteady (lasciando da parte Arkham Origins che, per quanto valido rimane comunque un prodotto “apocrifo”), il titolo è ambientato dopo gli eventi di Arkham City e rappresenta la degna conclusione le vicende della trilogia. 

Fra luci ed ombre vediamo cosa il titolo nasconde sotto il mantello da pipstrello…

Pubblicazione e produzione

Il titolo fu annunciato ufficialmente il 4 marzo 2014 come terzo capitolo della saga che vede come protagonista il Cavaliere oscuro. la sempre informata rivista Game Informer rivelò che i ragazzi di Rocksteady avevano in mente la realizzazione del titolo sin dalla pubblicazione di Batman: Arkham City, ideandolo da subito come per consoles next-gen al fine di rivoluzionare completamente il gameplay senza doversi portare dietro le zavorre che inevitabilmente derivano dal realizzare un titolo cross-gen. Warner Bros. Interactive Entertainment appoggiò la scelta del team inglese, ma giudicò la distanza di tre anni tra l’uscita di Arkham City e quella del sequel troppo lunga, così decise di “ingannare l’attesa” pubblicando il prequel Batman: Arkham Origins, sviluppato da Warner Bros. Games Montréal.

Gotham City

Inutile girarci intorno, uno dei punti forti del gioco è Gotham. Pur se forzatamente disabitata, i palazzi, le strade e gli angoli della città trasudano vita e raccontano episodi del passato del cavaliere oscuro e della sua bizzarra combriccola di villains.

Forti della maturità ormai raggiunta nell’uso dell’ Unreal engine i ragazzi di Rocksteady ci regalano unaa resa delle strutture e delle architetture gotica ed alienante nei suoi continui chiaroscuri fra palazzi alitssimi e quartieri degradati. il tutto rappresenta in maniera efficace l’anima e l’essenza della città, ponendosi stilisticamente in quel limbo grigio posto fra il fotorealismo e la fumettosità.

A rendere ancora più immersiva l’interpretazione di Gotham è sicuramente la pioggia, elemento vivo, incessante e opprimente,  che accompagna l’uomo pipistrello in tutta la sua avventura in esterna e che rende evidente il contrasto fra gli ambienti chiusi e le zone aperte.

Le varie location del gioco abbastanza variegate, non solo nei vari ambienti interni (dalla Wayne towers, lussuose ed eleganti, ai Panessa studios decadenti ed abbandonati) ma anche nei vari angoli della città . Ciò permette una diversificazione dell’esperienza di gioco che garantisce una discreta quantità di ore “bighellonaggio” a zonzo per la città (anche nell’endgame) che solo raramente sfociano nella noia o nella frustrazione (e, almeno personalmente, la cosa è peraltro successa esclusivamente nella fase forzata di risoluzione degli enigmi dell’enigmista).

Aggirarsi fra gli alti palazzi di Gotham è divertente e “giocoso” sia grazie al rampino che già abbiamo visto nei precedenti Arkham city ed Origins, sia grazie al sistema di picchiate e riprese di quota che permettono di maneggiare con estrema precisione le planate di Batman donando all’azione sia una dovuta dose di spettacolarità sia la necessaria rapidità negli spostamenti necessari per muoversi fra le varie zone della mappa.

Gotham, con le sue strade tortuose ed intricate, fa da scenario anche all’altro elemento nuovo nel gameplay ed indiscusso coprotagonista del titolo, vale a dire…

La Batmobile

La grande novità di Arkham knight è rappresentata dall’inserimento come elemento attivo del gameplay della Batmobile. La corazzatissima ed avveneristica auto delll’uomo pipistrello si era già vista (con un design estremamente diverso) nei precedenti capitoli della trilogia di Arkham, ma in questo capitolo rappresenta un elemento cruciale nello sviluppo di molteplici missioni e nella risoluzione di tanti degli enigmi dell’enigmista sparsi più o meno ovunque nella città.

La corazzatissima auto di Batman ha fondamentalmente due impieghi: nella modalità “base” viene usata per gli spostamenti rapidi e per le sessioni di inseguimento mentre nella modalità “tank” acquisisce una inaspettata mobilità che le permette spostamenti altrimenti improponibili oltre ad un incremento sostanziale della capacità di fuoco che la rende forzatamente protagonista delle molteplici fasi di scontro frontale con i mezzi armati e corazzati dei nemici.

Proprio il così massivo uso della Batmobile rappresenta uno dei maggiori problemi del gioco. Mentre a tanti ha galvanizzato la possibilità di utilizzare il veicolo per sfrecciare fra le strade o per combattere in modalità Tank, tanti altri hanno alzato gli occhi al cielo per l’ eccessiva Batmobile-centricità del gioco che, specie a metà della run principale, tende a sentirsi un po’ troppo.

Personalmente mi pongo a metà fra le due visioni. E’ vero, guidare la Batmobile è divertente e soprattutto velocizza di tanto certi spostamenti che altrimenti a lungo andare annoierebbero il giocatore, ma penso però sia stata abusata, specie in alcune delle missioni e, soprattutto, in molti degli enigmi secondari (ma come vedremo in seguito, quello dei collezionabili dell’enigmista e delle sfide a tempo organizzate sempre da Edward Nigma è un tasto davvero dolente).

La storia

Dal titolo conclusivo di una serie che ha tenuto una qualità media sempre fra l’altissimo e lo stellare mi aspettavo tanto. e per fortuna non sono stato deluso.

Villain principale della trama sono lo Spaventapassseri ed il misterioso Cavaliere di Arkham, personaggio apparentemente inventato per il gioco ma che andando avanti nello svolgimento della trama scopriremo essere legato alla mitologia di Batman in maniera molto più intima di quanto non si faccia capire in un primo momento.

Il tutto si svolge in maniera veloce, cinematografica e dinamica tenendo l’attenzione del giocatore sempre alta.

La caratterizzazione dei personaggi è estremamente ben fatta: Batman è Batman e la sua dualità con il Joker (nonostante gli eventi del finale di Arkham City) è sempre viva e pulsante. Al nostro fianco troveremo anche tutti i personaggi che da sempre fanno da spalla a Bruce Wayne: oltre che dai consigli del fidato Alfred saremo anche aiutati da Robin, Nightiwng e da Barbara Gordon. In particolare il personaggio di Barbara è centrale per lo svolgimento della trama ed attorno al suo personaggio girano alcune delle scene più emozionanti e meglio girate in termini di regia di tutto il gioco.

Molto carini dal punto di vista narrativo anche i DLC che ci permetteranno di impersonare i comprimari del gioco e che daranno alcune pennellate aggiuntive a gioco finito, gettando luce sugli eventi del post endgame.

Non mancano le missioni secondarie. Alcune di esse estremamente ben riuscite e funzionali alla storia aggiungendo nuovi tasselli o (come nel caso dell’espansione L’era dell’infamia inclusa nella GOTY edition) affiancando alla trama principali alcune brevi sottotrame con protagonisti personaggi classici della variopinta galleria di nemici di Batman.

Altre di queste missioni secondarie sono decisamente meno brillanti e noiose se non frustranti. Certo alcune si risolvono relativamente in fretta (come le missioni investigative o il salvataggio dei pompieri)  ma altre sono esageratamente lunghe e tediose. In particolare raccogliere tutti i collezionabili sparsi in tutta Gotham (sia all’aperto che negli ambienti chiusi) è estremamente noioso.

Il problema grosso però è che per poter arrivare al finale vero del gioco bisogna completare il 100% degli obiettivi, costringendo  ad un noioso completismo anche chi, come me, non nutre nessun interesse nel raccogliere tutti i collezionabili e completare gli obiettivi secondari.

Batman arkham knight Nightwing

Tecnicamente parlando…

Come dicevo sopra il gioco è tecnicamente ancora oggi molto valido.

L’unreal engine come sappiamo è un motore decisamente potente e i ragazzi di Rocksteady sono stati in grado di spremerlo a dovere confezionando un gioco che è ancora oggi tecnicamente valido.

Su PS4 liscia c’è da segnalare qualche occasionale calo di framerate nelle sequenze più convulse (soprattutto nelle fasi di inseguimento a bordo della Batmobile) mentra su PS4 pro tutto fila sostanzialmente liscio.

Da segnalare la debacle della versione PC al lancio, assolutamente ingiocabile a cause del numero indecoroso di bug, che ha portato la Warner al ritiro delle copie dai negozi. Non so come sia la situazione attuale: sicuramente il tutto è migliorato a seguito dell’uscita di numerose patch riparatorie ma sconosco se tutti i bug maggiori e minori siano stati risolti o se rimane ancora qualche fastidioso lascito dell’infausta produzione. Fatto è che l’incidente ha rappresentato un punto di rottura forse insanabile con l’utenza PC (notoriamente rancorosa).

Concludendo

Ci troviamo in presenza di un signor gioco che unisce certe dinamiche da Metroidvania 3D ad una mappa di gioco veramente vasta e variegata. I DLC, oltre alla solita vagonata di costumi alternativi e di skin sostitutive per la Batmobile, offrono anche degli scampoli di trama estremamente interessanti e degli spazi (seppur brevi) di approfondimento per i personaggi secondari che sono sempre cosa gradita per produzioni a così ampio respiro.

Il tutto veramente per pochi spicci….

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mikimoz | <span class="wpdiscuz-comment-count">65 commenti</span>
6 anni fa

Non sono un videogamer ma questo (e gli altir due, mi pare, titoli) l’ho visto giocare.
Sì, un signor gioco.
Ma cos’è l’Unreal Engine?

Moz-

Emanuele | <span class="wpdiscuz-comment-count">98 commenti</span>
6 anni fa

Ricordo la discussione su Glama, con Speedo che lo consigliava e io che avevo provato solo la demo ma non mi aveva preso
Dopo circa 8 anni non ho ancora avuto modo di dargli una seconda possibilità, ho troppi giochi in lista!

Arcangelo | <span class="wpdiscuz-comment-count">70 commenti</span>
6 anni fa

L’ho preso poco più di un mese fa usato e pagato soli 5 euro per un offerta del gamestop, il meno caro lo pagavi solo 5 (l’altro era Lego Marvel Super Heroes 2) ma devo ancora giocarlo, assieme ad una sfilza di titoli…

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