Le più belle sigle dei cartoni Jappo degli anni 703 min read

Oggi mi lancio nel mondo delle più belle sigle dei cartoni Jappo degli anni 70, un campo che ammetto non essere mio. Gli anni 80 li “spatroneggio” ma i settanta li ho vissuti solo con il riflesso delle repliche dei cartoni passate nelle reti locali e per i Topolino tramandati da cuginame vario.

Però alcune sigle di cartoni di quel decennio pioneristico sono rimaste pure dentro di me e mi piace l’idea di condividere qualcosa di quello scorcio di esperienza settantina anche con chi magari quegli anni li ha vissuti davvero (oppure con chi non ci ha mai avuto prprio niente a che fare).

Stavolta però non faccio una classifica. Non ho un ordine di preferenza né ho “vissuto” davvero in prima persona quei cartoni da averne preferito uno piuttosto che un altro da piccolo.

Stavolta tutti pari merito và!

Cominciamo con un mito che rulla anora oggi: l’oscuro Devilman. Vabbuò di oscuro non c’aveva niente, come non aveva quasi niente in comune con il fumetto, però la sigla era molto tetra con riferimenti a sette, sacrifici ed il mondo trasformato in un inferno…è più la sigla per il fumetto che per il cartone!

Continuiamo con un altro mito che è riuscito a venire fuori in ottima forma non solo dagli anni 70 ma anche dagli 80 e da tutti i successivi per arrivare fino a noi con tanto di nuova serie già annunciata in Jappolandia: Lupin III.

In questo caso sarebbero da postare almeno un paio di sigle, ma per mantenere un minimo di coerenza con il titolo del post “embeddo” solo quella bellissima con la fisarmonica di fine anni settanta.

Non può mancare per nessuna ragione la tarrissima sigla dell’ Uomo Tigre! Quello con i disegni sporchi ed i lottatori dai gomiti appuntiti fatti con il righello! Quello dove i bambini guardavano felici uno spettacolo in TV dove omaccioni vestiti con variopinti costumini se le davano fino a sputare sangue! Proprio il genere di spettacolo a cui da grandi si sarebbero abituati grazie a fumetti di super eroi e dibattiti politci!

Altro giro altro cartone. Anzi stavolta tre cartoni, tutti robottoni e tutti figli di Go Nagai:è il turno di Jeeg (che da piccolo era il mio idolo assoluto) e del tripudio sonoro che il giovane Piero Pelù seppe regalarci in quegli anni, di Mazinga Z e di Goldrake! Pezzi di storia che ancora oggi furoreggiano negli autobus in partenza per le gite scolastiche di terza media!

Concludiamo con la sigla più figa di sempre, altro che anni 70. Daitarn 3. La potrei cantare dimenando le braccia come un forsennato andando in autostrada a 200 e facendo i gestacci agli autovelox per quanto mi gasa!

Ok, ho finito. Asciugati i lacrimoni da viale dei ricordi? Sono consapevole che queste sono solo alcune di quelle che si potrebbero elencare. La palla a voi se ne avete altre da condividere.

Io intanto preparo il pezzo sui cartoni Jappi degli anni 80…

 

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