Superman n.102 – Superman presenta i Masters of the Universe2 min read

Superman presenta Masters of The UniverseSi può recensire un albo a fumetti a più di 20 anni dalla sua uscita nelle edicole?

Si, se l’albo in questione è particolare sotto molti punti di vista e se riveste una particolare importanza affettiva per chi scrive.

Guarda caso, entrambe le condizioni sono esaudite da questo Superman n.102.

Nonostante la testata sia quella di Superman, dell’azzurrone della DC comics non ce n’è neanche traccia. L’albo contiene invece la miniserie che la DC comics dedicò fra il 1982 ed il 1983 ai Dominatori dell’Universo.

La stranezza, se così la possiamo chiamare, è che invece manca il team-up fra Superman e He-man pubblicato dalla DC nel numero 47 di DC comics present. Essendo un numero della serie di Superman poteva starci!

Veniamo all’albo: fu pubblicato nel 1984 dalla Cenisio ed è di dimensioni extra-large.

L’interno alterna pagine in Bianco e nero a pagine ricolorate (queste ultime presentano una colorazione addirittura migliore rispetto a quella originale americana usando colori piatti anzichè retini).

He-man by Tuska e Alcala
Tuska ed Alcala regalano un He-man eroico e barbarico

Devo dire che la resa delle pagine in b/n è molto migliore di quanto pensassi e addirittura valorizza i meravigliosi disegni (ad opera di Tuska e Alcalà…due nomi mica da ridere…)

La parte grafica dell’albo è semplicemente meravigliosa. Disegni di livello altissimo da due autori che hanno legato il loro nome alle avventure di Conan. Con simili premesse non poteva venire fuori altro che un He-man potente ed eroico, intercalato in un’ambientazione puramente sword and sorcery che così bene si lega ai Masters of the Universe.

Le tavole in b/n
Il bianco e nero valorizza la potenza di disegni e chine

Un po’ meno riuscita ma comunque affascinante la storia. Ci troviamo di fronte ad un bizzarro mix delle varie versioni di He-man. Sono presenti elementi tardivi come il principe Adam o addirittura la regina Marlena (le cui origini terrestri sono chiaramente spiegate).

battleground teela

D’altro canto invece non è presente la maga il cui posto è occupato dalla dea.

Teela alterna il suo classico aspetto (anche se con i capelli sciolti) a quello che abbiamo (ri)visto recentemente nella Battleground Teela della linea MotU Classics.

Il risultato è una storia che incuriosisce nella ricerca dell’origine dei dettagli e della caratterizzazioni dei personaggi ma che purtroppo si perde un po’ strada, proprio per colpa di contraddizioni interne.

Il tutto si svolge seguendo il più classico schema delle quest con i nostri eroi alla ricerca di tre magici artefatti.

Peccato che il finale sia parecchio tirato via e che lasci un sacco di punti all’aria.

Stratos ad esempio finisce in trappola all’inizio della terza parte della storia e non sappiamo più che fine fa! Semplicemente nell’ultima pagina viene accennata la sua condizione e niente più. Chissà se nei piani originali era previsto un numero in più o se si tratta proprio un problema di scrittura “allegra”.

Concludendo nessun buon MotU fan può non avere qusto albo che rappresenta una vera e propria rarità in materia!

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Maury | <span class="wpdiscuz-comment-count">3 commenti</span>
Maury | 3 commenti
11 anni fa

Ricordo questo numero! Avevo 11 anni quando lo lessi. Ce l’ho anche in originale americano. E ricordo anche i due numeri di DC Comics Presents dove Superman (pre-crisis) incontrava He-Man su Eternia.

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