I Cinecomics sono meglio dei fumetti?

cinecomic supermanCome avrete capito con questo titolo volutamente provocatorio, oggi si parla di nuovo di Cinecomic.

Lo facciamo però partendo da uno spunto di riflessione sperando ne possa nascere un dibattito interessante.

Innanzitutto partiamo da una considerazione: quando è nato il termine Cinecomic?

Sarebbe facile far risalire le origini del termine alle prime vere produzioni Hollywoodiane ad alto budget basate su personaggi dei fumetti.

Parlo ad esempio del Superman di Richard Donner o del Batman di Tim Burton. Facile e forse sensato, ma non del tutto corretto. Tanto che in quel periodo quando si parlava di film così costosi si faceva riferimento ad essi chiamandoli Kolossal, a prescindere da quali natali avessero i loro protagonisti.

Andiamo avanti allora, portandoci a tempi più recenti, verso lo Spider-man di Sam Raimi o gli X-men di Bryan Singer. In questi casi forse il termine Cinecomic potrebbe essere usato con maggior ragione.

Eppure  per quanto mi danni a cercare su Internet o sulle riviste di settore di quel periodo, non ne vengo fuori. Il termine non girava con la stessa frequenza e lo stesso significato di oggi.

E allora?

Dobbiamo proiettarci in avanti, verso un’ epoca molto più recente. Per l’esattezza dobbiamo arrivare al l’incirca al 2008-2010 perché il termine prenda effettivamente piede.

Vi viene in mente qualcosa? Esatto, sono gli anni in cui getta le sue basi il Marvel Cinematic Universe.

Di topi ed universi economici

L’entrata in campo dei Marvel Studios (e pertanto della Disney) segna un cambio radicale per il mercato dei film a tema super-eroistico.

Di fatto la multinazionele con le orecchie da topo non fa altro che trasformare delle pellicole fantastiche in un vero e proprio sottogenere con delle regole sue.

Se vi fermate a pensare ai 20 e passa film prodotti dai Marvel Studios fino ad oggi non faticherete a notare come dietro ad essi vi siano valori produttivi diversi e variabili. Non tutti i film sono pellicole ad alto budget come Endgame ed Infinity War. Anzi buona parte dei cinecomic made in Marvel Studios in verità non sono altro che pellicole a medio budget.  Di quelli che un tempo sarebbero passati semplicemente come Blockbuster dalla vita breve al cinema e dalla seconda giovinezza in cassetta.

I Marvel Studios invece, forti di un lavoro di pianificazione a tavolino che fino ad ora non ha avuto eguali, riescono a dare uno stile comune alle pellicole, fatto di azione e humor tagliato per le famiglie

Stile che è stato in grado di diventare un tratto distintivo con cui adesso vengono intesi i cinecomic da quella fetta di pubblico che con i fumetti non ci ha mai avuto niente a che fare.

Già, perché il vero miracolo è stato proprio questo: avvicinare il pubblico di massa ai personaggi e temi abituali per la geek community, livellando le differenze fra le due fette di pubblico.

Chi ne ha tratto il più grande vantaggio?

Sempre la multinazionale con le orecchie da topo.

Tra tentativi e successi

Di fatto dietro alla Mavel comics ed alla DC comics ci sono due giganti come la Disney e la Warner. Di fatto a nessuno dei due interessa davvero più di tanto delle loro produzioni a fumetti.

Guardiamo in faccia la realtà, il mercato dei comicbooks è talmente striminzito da non smuovere una quantità di denaro significativa per le due potenze.

Eppure, la Warner ci ha messo pochissimo a buttarsi nel campo dei cinecomic, cercando di scimmiottare malamente e goffamente quanto fatto dalla Disney.

Gli iniziali sconsolanti risultati li abbiamo visti tutti. Pellicole ad alto budget che tuttavia si sono rivelate deludenti sia in termini di di critica sia di incasso al botteghino.

Eppure la WB ci riprova, non si arrende, arranca ma non molla il colpo.

Mettendo a segno anche qualche pellicola (Aquaman e, soprattutto, Shazam) maggiormente consona al canovaccio imbastito dai Marvel Studios e baciata da un maggiore successo al botteghino.

Come mai? Semplicemente perché quello dei cinecomic è diventato un mercato troppo ghiotto per poterci rinunciare senza combattere. E questo nonostante delle divisioni fumettistiche in verità continui a non interessare più di tanto.

Ma le proprietà intellettuali che quelle divisioni portano come dote? Quelle sono un altro paio di maniche.

Due mondi che non si toccano (più)

Tutto questo discorso per ricollegarmi alla provocazione del titolo. I cinecomic sono meglio dei fumetti?

Per come la vedo io la risposta purtroppo è si. Sono meglio per Disney e Warner, che sono riuscite (più o meno) a trasformare i personaggi dei fumetti da sfigati in icone pop in grado di smuovere le masse.

E per certi versi (odiatemi) lo sono anche per noi. Da tanto ormai i cinecomic sono diventati il vero motore dietro ai fumetti. Se all’inizio le storie cinematografiche traevano spunto ed inspirazione dal mondo fumettistico, ben presto il trend si è invertito.

Adesso sono i fumetti che nella maggior parte dei casi corrono dietro ai film, riproponendone tematiche e personaggi nei tempi e nei modi dettati dal grande schermo. Persino nella caratterizzazione estetica.

Sono certo che altri attori cercheranno di entrare nel mercato, semplicemente perché è troppo ghiotto per restare a digiuno. Sony ad esempio, forte dei diritti di Spider-man e della possibilità di trasporre su schermo il validissimo universo Valiant, sarà quasi sicuramente uno dei prossimi giocatori della partita.

Tutto finché il mercato non sarà non verrà saturato portando al possibile scoppio o ridimensionamento della bolla.

Ma per allora magari ci sarà qualche nuovo nerd, venuto fuori dalla scorpacciata di super eroi al cinema, disposto a seguire i suoi personaggi del cuore nonostante le fortune avverse.

Voi cosa ne pensate? Lo spazio dei commenti e aperto per il dibattito!

Con questo e tutto. Anche per oggi W@lly vi saluta. Passo e chiudo!

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