3 COSE SUL JOKER CHE FORSE NON SAPETE

jokerAvete già visto Joker? Bravissimi. Vi invidio non poco, visto che il vostro buon W@lly dovrà aspettare l’uscita in Home Video prima di riuscire a vederlo.

Approfittando però del clamore che mondo reale e sottobosco internettiano stanno facendo sulla pellicola diretta da Todd Philips con Joaquin Phoenix nei panni del clown assassino, vi piazzo lì un nuovo post della rubrica sulle curiosità fumettistiche e non.

Di cose più o meno conosciute da dire sul Joker ce ne sarebbero parecchie, tanto che già una piccola curiosità su di lui era saltata fuori in uno dei post precedenti con protagonista Batman.

D’altro canto il Clown assassino non sarebbe un personaggio di tale caratura se non avesse tanti piccoli scheletri nell’armadio, giusto?

Per l’occasione ne tiriamo fuori un tris assortito. Festeggiamo l’evento con un bel sorrisone, dai.

Nella graphic novel Arkham Asylum si sarebbe dovuto vestire come Madonna(!)

Arkham Asylum, scirtta da Grant Morrison e magistralmente illustrata da Dave McKean, è una delle storie più belle ed iconiche dell’uomo pipistrello.

Il volume introduce uno degli approcci estetici al personaggio più azzeccati ed innovativi di sempre.

Morrison però originariamente voleva che le cose fossero molto più bizzarre…

La sceneggiatura della novel era stata completata nel 1988, proprio a ridosso dell’uscita nelle sale cinematografiche del primo Batman di Tim Burton.

Morrison stesso spiegò a Steve McGinty di Fear Magazine che la DC apportò diversi tagli e censure al suo script originale in modo che il “suo” Batman non si discostasse eccessivamente da quello cinematografico e per poter assicurare all’opera un PG adeguato alla vendita di massa.

A parte la rimozione sistematica di tutti i termini ocme “fuck” e “masturbate”, il cambiamento più importante fu quello riguardante il look del Joker.

Because of this a couple of things came out. The Joker was originally dressed as Madonna. They didn’t want this because they thought people would think that Jack Nicholson was a transvestite. Is this the conclusion you would jump to?’

Decisamente inquietante, non c’è che dire.

La cosa viene confermata anche nell’edizione celebrativa dei 15 anni della Graphic Novel, dove è compresa una copia della sceneggiatura originale.

Quindi il nostro buon vecchio Joker sarebbe dovuto andare in giro vestito così…

Cesar Romero, il Joker baffuto

Cesar Romero, insieme a Jack Nicholson ed a Heath Ledger, è uno degli attori che più comunemente viene associato alla parte del Joker.

Romero ha interpretato il personaggio ben 22 volte contando sia le stagioni dal ’66 al ’68 della serie di Batman trasmessa dalla ABC (la famosa serie “camp”) che nel film Batman: the movie del 1966

Eppure l’attore per poco non rifiutò il ruolo.

Eh si perchè il signor Romero ha basato la gran parte della sua carriera sulla figura del macho ineluttabilmente dotato di un bel paio di folti baffi.

Di fronte alla richiesta di radere i baffi per interpretare il Joker, il rifiuto di Romero fu categorico. I baffi non s potevano toccare.

Ne sarebbe andata della sua figura di mascolino latin lover e perciò non si poteva fare, fine, kaput.

La produzione decise di assecondare il volere dell’attore mascherando (o cercando di farlo) i baffi sotto il pesante trucco da clown. I risultati ovviamente sono quelli che sappiano: i baffi si intravedono e danno quel senso di “stonato” alla figura.

I baffi di Romero alla fine non fecero che evidenziare quel sottotesto “trash” che permeava tutta la serie, risultando perfettamente in tono con l’atmosfera della produzione.

Il Joker ha avuto una breve serie personale

Al giorno d’oggi non è cosa rara che un villain dei fumetti ottenga una sua serie personale.

Vuoi perché bisogna sfruttare al massimo i franchise, vuoi perché -si sa- il cattivo è sempre più figo del buono.

Eppure nel 1975 non era una cosa scontata. Motivo per cui la serie dedicata in quell’anno al Joker dissona ancora di più rispetto alle produzioni contemporanee. Anche per tematiche, visto che il personaggio era e rimaneva un cattivo fatto e finito, completamente scevro da connotazioni da antieroe.

La serie ebbe comunque vita breve e durò soltanto nove numeri concludendosi nell’ottobre del 1976.

La serie non si limitava ad una serie di scontri frontali fra Batman e e Joker ma furono percorse diverse strade alternative che portarono il protagonista ad affrontare la  Royal Flush Gang, Lex Luthor, e Catwoman.

La formula tuttavia era oltremodo ripetitiva ed era composta da una struttura sempre uguale a se stessa con il Joker che scappa dal carcere o dal manicomio all’inizio della storia per poi essere inevitabilmente acciuffato alla fine del numero.

Spero che questo breve trip nella vita del Joker sia stato di vostro gradimento.

Come sempre, per oggi è tutto. Qui W@lly, passo e chiudo.

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