Un tuffo negli ’80 – MANTECH

mantechTorno con una nuova, folgorante puntata della rubrica più irregolare della storia dei blog, parlandovi di una delle linee di giocattoli degli anni 80 più misconosciuta: Mantech.

La linea è composta da 6 action figures e, com’è facile immaginare, non ebbe grande successo

L’innovazione in questi giocattoli stava nella possibilità di smontare le Action Figures in tante parti fra loro liberamente riassemblabili.

Nella pratica c’erano tre personaggi “buoni” e tre “cattivi” che però potevano essere rimontati in un’incredibile serie di varianti ibride.

L’idea di base in effetti poteva essere intrigante (e di fatto sarà poi sfruttata in altre linee di ation figures come quella dei Centurions e fu alla base del successo dei Micronauti)

Nella linea erano presenti tre buoni e tre cattivi. I “buoni” erano Aquatech (in arancio), Lasertech (in blu) e Solartech (in rosso). I cattivi erano Doomtech (in verde), Nagatech (in viola e nero che f tanto chic) e Terrortech (nero e argento). In effetti il fatto che tutti i nomi finissero in -tech non aiutava tanto…

C’erano anche dei veicoli: il Traxon per i buoni e il Terrorizer per i cattivi.

Poi c’è anche il mistero che ruota attorno all’altro veicolo dei buoni (munito anche di binari e telecomando) : il Trundaxx, che non si sa come mai ma aveva un’aria diversa dagli altri elementi della linea ed era pure realizzato e distribuito da un’altra cosa di produzione (Marchon), con tutta l’aria di elemento posticcio che la cosa si porta dietro.

Per completare la linea di giocattoli c’era un playset piuttosto carino: il Laser II Battlestation, munito di vari accessori e compatibile con personaggi e veicoli.

Com’era buona pratica in quegli anni, furono prodotti dei fumetti indirizzati verso il pubblico di bambini. Questa volta ad occuparsi della trasposizione cartacea non fu la sempre presente Marvel Comics ma la Archie Comics.

I MANTECH approdarono nell’ Italica terra circa nel 1983 ma, così come nel resto del mondo non ebbero grande fortuna (pur se con qualche spunto interessante), cedendo il passo ad altre linee come i Masters of the Universe o i Transformers di tutt’altra realizzazione tecnica.

Vi lascio con un prelibato spot pubblicitario dell’epoca.

https://drive.google.com/uc?export=download&id=15k_qyM1wnAztszGhPnFlURa6xtctoXKR

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