Il cartone fu prodotto nel 1981 da Lou Scheimer and Norm Prescott e la leggenda narra che fosse liberamente ispirato a Thundarr the Barbarian (su ui prima o poi scriverò un post).
Il protagonista, John Blackstar è un astronauta proveniente da una futura versione della terra che per vicissitudine varie si è trovato proiettato, attraversando un buco nero, su Sagar, un mondo dominato dalla magia.
Quì trova dei validi alleati nei Trobbits (i sette nani, ma più fastidiosi), in Klone (un mutaforme simile ad un elfo che oltre a cambiare forma ha il potere speciale di ster sulle palle alla gente così, naturalmente), il dragone Warlock e Mara l’incantatrice, quella che pensi prima o poi potrebbe anche dargliela ma tanto lo sai che non accadrà mai.
Ok, uno può dire ma alleati di che? Qual’è il problema più grosso di Blackstar se non tornarsene a casa sua? E invece no perchè bisognerà pure che in un cartone che si rispetti cme questo ci sia un cattivo degno di nota da affrontare.
E infatti il ruolo lo copre Overlord, un malvagio signore che non si fa scrupolo di usare i quei nanetti dei Trobbits per scavare in miniera. Il potere di Overlord sta nella sua spada magica la Powersword. Pensa te, la Powersword non è altro che la metà della Powerstar, una delle armi più potenti dell’universo.
Il povero Overlord cerca disperato l’altra metà dell’arma, la Starsword, con la stessa bramosia con cui si cerca quell’unica maledetta figurina che ti serve per completare l’album dei calciatori e che non troverai mai.
Ma il fato chi ha deciso di fare dono della potente e preziosa spada? Eccallà, Blackstar! Ed eccoti imbastita la trama per tirarci un decoroso cartone animato di cui furono prodotti ben 13 episodi
La Galoob produsse fra il 1983 ed il 1985 (quindi dopo la cancellazione del cartone) una serie di action figures sperando di poter approfittare del successo mondiale che stavano riscuotendo i Masters of The universe.
Del loro italico passaggio vi è anche ampia documentazione sulle pagine del Topolino dell’epoca…
Parlavamo della progenie di Blackstar. Le analogie con la ben più nota serie animata di He-man, di cui Blackstar si può considerare a tutti gli effetti il papà, sono davvero parecchie. Iniziamo dal vestiario con le tanto blasonate mutande di pelo che furono poi un marchio di fabbrica dei Masters of the Universe. Le similitudini si fanno poi imbarazzanti se parliamo della spada divisa nelle due metà, elemento che era presente e caratteristico dalle prime versioni dei mini comics di He-man e che con ogni probabilità fu ereditato proprio da Blackstar.
Ovviamente qualche cameo nascosto di Blackstar nei cartoni di He-an c’è (e non poteva essere diversamente visto la comune genitura in Filmation e gli elementi in comune). Nella prima stagione, nell’episodio “Temple of The Sun”, fra le varie chincaglierie fra cui Nepthu cerca un particolare scarabeo, troviamo una statua dalla sagoma particolarmente familiare…
Alla prossima!
Videogiocatore, fumettaro, fumettista, nerd ed inguaribile sognatore.
Da sempre rincorre i suoi sogni e le sue fantasie lasciando dietro di se una scia di lampi.
Certo che me lo ricordo. Quindi questo sarebbe PRECEDENTE a He-Man & soci? Io me lo ricordavo/pensavo fosse contemporaneo se non adirittura successivo… pensa te cosa si va a scoprire!!!!
Grandissimo e mitico, continua così!!!!
Grazie! Mentre ci sono lancio un’altra piccola perla: Blackstar per quel che so dovrebbe essere il primo protagonista che ha origini da nativo americano…quante ne so…(e fu così che si scoprì che questa era una bufala clamorosa…)