Entrando in una fumetteria nel primo quinquennio degli anni ’90 si correva il rischio di rimanere traumatizzati. Ogni mese veniva pubblicata una mole immensa di materiale da parte di editori piccoli o piccolissimi che sgomitavano per cercare di conquistarsi un proprio spazio.
In parte si trattava di produzioni americane tradotte, ma in parte (come nel caso di Braintrust di cui abbiamo già parlato) avevamo a che fare con produzioni tutte italiane, che si collocavano in quella fascia grigia fra la produzione mainstream e l’autoproduzione.
La Phoenix Enterprise di Daniele Brolli ai tempi era una delle realtà editoriali più prolifiche ed ebbe il merito di tentare di creare il primo vero universo super-eroistico tutto italiano. Parliamo della linea ITALIA XXII SECOLO che dal 1994 inondò i negozi di fumetti con un gran numero di miniserie, fra le quali si nascondevano anche nomi importanti e perle (questa volta veramente) nascoste.
Le mini venivano stampate in un formato votato al risparmio (bianco e nero per sedici paginette) che permetteva di tenere basso il prezzo di copertina. I testi della prima wave di mini erano tutti dello stesso Daniele Brolli mentre i disegni erano affidati ad una nutrita schiera di autori giovani e meno giovani.
Alcune menzioni d’onore vanno fatte a tal riguardo ad EXAMEN disegnato da un esordiente ma già sgamatissimo Carmine di Giandomenico o alla SQUADRA TECHNO disegnata da tali Maurizio Rosenzweig e Giuseppe Palumbo.
Un universo coeso
Il progetto ITALIA XXII SECOLO aveva come obbiettivo quello di costruire un universo narrativo coeso ed unitario, ambientato in una Italia futuristica.
A tal riguardo, le storie erano realmente ambientate nelle maggiori città italiane ed i protagonisti avevano nomi e cognomi italianissimi.
Per rendere maggiormente unitaria l’esperienza di lettura si optò per una uniformità dell’assetto grafico e delle copertine (praticamente tutte firmate da Davide Fabbri)
Altra peculiarità riguardante la prima Wave di miniserie, era che in 4* di copertina -al posto delle solite pubblicità o del richiamo al numero successivo- si trovava una pagina a fumetti (disegnata da Giuseppe Palumbo). Leggendo nell’ordine giusto le tavole si otteneva una storia che faceva da background story per tutto l’universo. Almeno così sarebbe dovuto essere, visto che non sono mai state pubblicate tutte le tavole. Già ai tempi avevo però trovato la soluzione abbastanza inelegante pur essendo di base interessante.
In un secondo momento si unì al gruppo Giorgio Lavagna che scrisse una seconda ondata di miniserie. Queste nuove testate erano tuttavia abbastanza diverse dalle precedenti (soprattutto per l’impianto grafico) e non avevano la tavola in 4* di copertina.
Avanti rispetto ai tempi
Daniele Brolli è un grande scrittore di fantascienza e su alcune delle testate di ITALIA XXII SECOLO ne ha dato prova. Per scrivere questo articolo mi sono andato a rileggere la prima mini di EXAMEN ed i successivi numeri della breve serie regolare. Il fumetto è invecchiato benissimo e c’è da rodersi i gomiti al pensiero che l’ Omnibus sul personaggio più volte annunciato dall’editoriale Cosmo non abbia mai visto la luce.
Sebastian, una delle miniserie prodotte, aveva un protagonista omosessuale. Credo sia stato uno dei primi esempi di personaggio dichiaratamente omosessuale in un fumetto italiano che, nelle intenzioni almeno, doveva essere rivolto al grande pubblico.
Un’altra delle idee originali mai completamente realizzata era quella di allegare agli albi una serie di miniposter che messi uno vicino all’altro avrebbero composto un’immagine più grande. L’opera fu affidata al mai abbastanza compianto Pino Rinaldi, ma di tutti i poster credo venne pubblicato solo quello di EXAMEN. Quì sotto trovate i disegni completati e gli schizzi rimasti incompiuti.
Opera incompiuta
Complessivamente non si può non considerare il progetto ITALIA XXII SECOLO come un progetto incompleto. Di tutte le mini programmate soltanto quella di EXAMEN e NEMBO vennero completate. L’impietoso conto delle opere è il seguente:
- EXAMEN (nn. 1/4+0), testi di Daniele Brolli, disegni di Carmine di Giandomenico, copertine di Davide Fabbri;
- TEAM ADRIATICA (nn. 1/2, su 4 previsti), testi di Daniele Brolli, disegni di Alessandro di Paolo, copertine di Davide Fabbri;
- SEBASTIAN (nn. 1/3, su 4 previsti), testi di Daniele Brolli, disegni di Marco Cassé, copertine di Davide Fabbri;
- SQUADRA TECHNO (n. 1, su 4 previsti), testi di Daniele Brolli, disegni di Maurizio Rosenzweig e Giuseppe Palumbo, copertine di Davide Fabbri;
- NEMBO (nn. 1/4), testi di Giorgio Lavagna, disegni di G. Loriga e Simone Bianchi, copertine di Giuseppe Palumbo;
- MOTOR MIKE (nn. 1/2, su 4 previsti), testi di Giorgio Lavagna, disegni di Elio Di Marco, copertine Daniele Fabbri;
- SAN PIETRO (nn. 1/3, su 4 previsti), testi di Otto Gabos, disegni di Luca Poli, copertine di Giuseppe Palumbo;
- TRIADE (nn. 1/2, su 4 previsti).
Peccato. Come ho scritto sopra moltissimi spunti erano davvero interessanti ed è un peccato non solo che sia rimasto tutto lettera morta, ma anche che il progetto sia stato dimenticato così miserevolmente.
Fosse per me, leggerei volentieri ancora ora la conclusione della mini di Team Adriatica o nuove avventure di Examen.
Con questo è tutto. Qui W@lly, passo e chiudo
Videogiocatore, fumettaro, fumettista, nerd ed inguaribile sognatore.
Da sempre rincorre i suoi sogni e le sue fantasie lasciando dietro di se una scia di lampi.
Molto interessante, non conoscevo minimamente quest’universo supereroistico italiano (anzi, non conosco proprio supereroi italiani ahahah).
Peccato sia concluso, magari riesco a trovare qualcosa in fumetteria!
Comunque la prima copertina di Examen che hai messo mi ricorda una posa di Jojo XD
Può darsi che qualcosa in fumetteria si riesca a trovarle 😉
Tra l’altro quello che si trova online te lo tirano dietro a prezzi stracciati!
Quello nell’ultima vignetta è Pelù Supereroe XD
Comunque, vedo davvero tanti grandi nomi, eh.
Già, forse l’idea delle retrocopertine con storia da ricomporre è un po’ così.
Deisgn e storie tipiche di quel periodo anni ’90, un mix tra il supereroistico Usa inkazzoso (Extreme ecc…) e le storie de L’Intrepido 🙂
Moz-
LOL!
Mi ha sempre lasciato freddino come cosa. Mi pareva proprio uno scivolone in termini di impacchettamento del prodotto…
Si, come alchimia era unica ed interessante. Peccato, fosse stato fatto il tutto con maggiore serietà e pianificazione magari adesso ne parleremmo in altri termini
Stavo per scrivere che avevo già sentito dell’altro esperimento ma poi mi sono ricordato che lo avevo letto proprio da te
Una vera occasione mancata, peccato perché mi sarebbe piaciuto leggerne qualcuno. La prima tavola in b/n che hai postato è stupenda!
In quegli anni sperimentavo poco, era già tanto se ero passato da Topolino e Il Giornalino a Superman.
quì lo dico e quì lo nego…sto lavorando su una cosa che ha molti punti di contatto con il progetto 😉
Carmine Di Giandomenico! Il suo esordio e già era stellare!
Pensa che non sono neanche un grande fan di Di Giandomenico ><
Non mi fa impazzire su Flash.
Anche a me non ha fatto impazzire lì. A mio modo di vedere come molti artisti nel corso degli anni è andato incontro ad una sintesi che in certi casi è diventata un po’ un’involuzione.
Ricordo anche alcune serie formato striscia ambientate negli anni ’50 dello stesso universo supereroistico, ricordo un supergruppo formato da Sparviero, L’Uomo Del Pleistocene e La Fata.
@guest_731 anche se non erano propriamente inerenti quel fumetto erano comunque produzioni affini della Phoenix. Quegli anni erano prolifiicissimi e assolutamente sperimentali. Cose del genere non si sono più ripetute ad oggi…
P. S. Benvenuto 😉
Ho acquistato il volume EXAMEN appena pubblicato dalla Star Comics. Purtroppo all’interno hanno ristampato solo la prima mini.
Quindi non ci sono i numeri successivi della serie regolare… Mannaggia.
Il numero 0 c’è?
Contiene solo lo zero + i 4 della prima mini. Manca tutto il resto. Infatti sono rimasto un po’ deluso… potevano fare un bel omnibus. Se non ricordo male era stata pubblicata una seconda serie (quanti numeri?) ed anche qualche altra storiella in rivista.
3 numeri della serie successiva ed almeno due storie brevi pubblicate sugli antologici . Nessuna di queste altre storie però era disegnata da DiGiandomenico. Peccato
Quali erano gli antologici?
Italia XXII secolo unlimited #0 e PEP (Phoenix enterprise presenta) #1
Ok grazie. Chissà che la Star Comics non si decida ad editare un secondo volume con la mini mancante e le brevi…
@guest_856 ho letto il volume ed ineffetti contiene solo parzialmente il numero 0 (che in gran parte è rimasto fuori) e non c’è traccia delle storie brevi degli antologici.
In compenso la storia della mini originale è stata integrate con tavole inedite.
Fa sorridere leggere Recchioni che nell’introduzione dice di volere altre storie e sapere che quelle storie in effetti ci sono…