Riprendo la serie sui super eroi Hanna&Barbera con un post un po’ speciale. Perché se più o meno abbiamo parlato di tutte le produzioni di genere autoctone di H&B, non possiamo esimerci dal fare due parole sui Super Friends.
Se frequentate le pagine di questo blog e non avete mai visto un episodio della serie succitata probabilmente vi trovate nel posto sbagliato e con ogni probabilità siete delle brutte persone.
(Se invece appartenete al gruppo sopradescritto ma siete qui perché avete voglia di saperne qualcosa di più accomodatevi e ignorate gli insulti scritti sopra).
Super Friends è il nome di una longeva serie a cartoni animati andata in onda dal 1973 al 1985 sulla emittente americana ABC.
Il Cartone, prodotto appunto da Hanna & Barbera, faceva la figura del leone nella programmazione del Saturday Morning cartoon e portava su schermo le avventure dei più noti personaggi della DC comics.
La Line up di personaggi della serie era infatti composta dai membri noti della Justice League (Superman, Batman & Robin e Wonder Woman in primis) a cui venivano spesso affiancati personaggi minori o creati per l’occasione (questi ultimi che fungevano più o meno esplicitamente da spalle comiche).
Un ragguardevole totale di 109 episodi. Senza dimenticare le backdoor che facevano da collegamento con gli episodi di Sccoby Doo di cui abbiamo parlato nello scorso appuntamento.
Un po’ di storia
Non era la prima volta che la Justice League si guadagnava un suo spazio animato.
Già nel 1967 l lega della Giustizia aveva sfondato il video grazie alla serie DC Super Heroes della Filmation.
Dopo una fortunata esperienza con Superman e Aquaman la Filmation produsse la serie nel contesto di The Hour of Adventure ed all’internodi essa erano presenti svariati blocchi con protagonisti diversi personaggi DC (Flash, Atom, Hawkman, ecc.) oltre che blocchi corali con le avventure dei Teen Titans ed, appunto, della Justice League.
Cosa c’era dietro ai Super Amici (e al cavalluccio marino)
Successivamente la Filmation perse i diritti di sfruttamento dei personaggi che passarono poi ad Hanna & Barbera.
Il cambio di nome per il team (che a tutti gli effetti è la Justice League) fu fortissimamente spinto dai piani alti di Hanna & Barbera.
Dopo l’acquisizione dei diritti per lo sfruttamento televisivo dei personaggi DC, il primo pensiero dei vertici H&B fu quello di renderli più facilmente digeribili e masticabili da un pubblico prescolare. Ogni riferimento alla violenza venne eliminato o sottodimensionato, tanto che non viene mai dato un singolo pugno contro un essere umano se non in rarissimi casi dove il fatto viene ampiamente contestualizzato.
La cosa risultava di per se abbastanza comica in alcune sue declinazioni e buona parte delle trame della prima stagione erano incentrati su alieni invasori o scienziati pazzi che si scoprivano a fine puntata ben intenzionati e che venivano convinti a tornare sui loro passi a suon di parole.
Eppure ai vertici di H6B il solo cambio di tono non bastava e decisero quindi di modificare il nome del gruppo da Justice League in un ben più confortevole Super Friends.
La vittima più illustre di questo cambiamento di tono fu Aquaman. Se prima, nei cartoni Filmation di cui parlavamo sopra, il sovrano di Atlantide era stato protagonista di ben due stagioni di avventure in solitaria dal tono più serio e (per certi aspetti) crudo e violento, nei Super Friends veniva pesantemente downgradato e ridotto spesso a figura di second’ordine.
A ben vedere i Super Friends sono il vero motivo per cui Aquaman è visto ancora oggi come “quello che parla con i pesci”.
Spalle e comprimari
Come dicevo ad inizio pezzo, ai personaggi canonici della Justice League vennero affiancati dei personaggi originali. Furono in molti ad avvicendarsi nelle diverse edizioni dello show.
Togliamoci velocemente dai piedi quelli delle edizioni più tardive. Black Vulcan, Samurai, El Dorado e Apache Chief, che furono aggiunti al roster dei super amici fra il 1977 ed il 1981.
L’intento era quello di creare dei personaggi appartenenti a diverse minoranze in modo da rendere maggiormente inclusivo il cartone. Il problema era che i personaggi in questione il più delle volte risultavano delle macchiette che si poggiavano pesantemente sui cliché razziali, rendendo il risultato finale abbastanza caricaturale e grottesco.
Ben più interessanti erano invece i primi personaggi made in Hanna & Barbera aggiunti alla squadra. I primi in assoluto furono Marvin (White), Wendy (Harris) e Wonder Dog.
Se quest’ultimo rappresentava un chiaro epigono di Scooby Doo, i primi due erano personaggi molto meglio piazzati nella continuity DC di quanto si possa immaginare. Prendiamo Marvin ad esempio: il suo cognome è White. Dalla bio ufficiale del personaggio scopriamo che è figlio di Diana Prince White (l’infermiera da cui Wonder Woman prese il nome civile al suo arrivo nel mondo degli uomini) e Daniel White.
I personaggi diventarono parte integrante dell’universo DC ufficiale e la loro ultima comparsata risale al vol. 3 dei Teen Titans.
Le altre giovani spalle diventate famose grazie al cartone sono Zan e Jayna, i Wonder Twins
Gemelli extra terrestri provenienti dal pianeta Exxor, i Wonder Twins erano dei mutaforma dai poteri peculiari: Zan era in grado di trasformarsi in acqua mentre Jayna in forme animali. I poteri di entrambi i fratelli venivano attivati contemporaneamente dal contatto fra i due.
I gemelli sono diventati ben presto un elemento fortemente iconico della serie e furono a più riprese integrati nei fumetti e citati in diverse serie televisive.
La loro più recente apparizione è in una serie a loro dedicata (Wonder Twins), integrata nel sottobosco DC capitanato da Brian Michael Bendis.
Curiosità a margine: è interessante osservare come i personaggi fossero stati originariamente molto diversi. Lo si evince dai dati di produzione e da studi preparatori come quello che trovate qui sotto, realizzati dal sommo Alex Toth.
Un altro elemento introdotto nella serie e poi diventato canonico nei fumetti per la sua fortissima iconicità era la Hall of Justice, a tutti gli effetti una sorta di membro attivo del cast.La Hall of Justice va assolutamente menzionata per il suo peso nella cultura pop: è stata a più riprese nominata e citata non solo in fumetti e seire televisive ma persino in talk show e programmi radiofonici.
Tutte le cose belle finiscono
La serie si concluse nel 1985 con l’episodio dall’emblematico titolo The Death of Superman. Nonostante le inevitabili ingenuità iniziali e i mille passi falsi produttivi, Super Friends (e derivati) rimane una serie importantissima, entrata di diritto nella cultura pop.
Basti pensare a quanti suoi elementi originali sono entrati di prepotenza nell’immaginario comune e nei canoni DC per avere un’idea della potenza con cui lo show è penetrato nelle famiglie americane (e non) per quasi un decennio.
Ci sarebbe tanto da parlare sulle serie a cartoni ed a fumetti che hanno ripreso i super Friends ma correrei il rischio di trasformare questo post in un trattato. Magari per un’altra volta, se vi va.
Intanto per oggi è tutto. Qui W@lly, passo e chiudo
Videogiocatore, fumettaro, fumettista, nerd ed inguaribile sognatore.
Da sempre rincorre i suoi sogni e le sue fantasie lasciando dietro di se una scia di lampi.
Inutile dire che lo seguivo, da bambino, senza badare troppo all’alleggerimento dei temi e delle situazioni. Oggi non so se ne sarei in grado senza annoiarmi 😛
Oggi mi sa che è difficile. Ai tempi credo che nessun bimbo ci facesse caso (a parte, forse, quelli che erano già abbondantemente instradati sulla via del fumetto)
Beh, sì… La Sala della Giustizia è iconica. La base “american-style” dei supereroi.
Io amo anche questo Aquaman ritardato, ma ti giuro che adoro Capo Apache.
Moz-
@guest_806 nei miei ricordi di bambino capo Apache era il personaggio più interessante…sarà che mi capitava sempre di beccare lui come comprimario ma mentre gli altri personaggi più o meno li conoscevo lui era quello ammantato di mistero…
Povero Aquaman ?
La faccenda White la ignoravo completamente!
In pratica i primi Zan e Jayna erano Marvin e Wendy col costume.
Non sono mai riuscito ad appassionarmi di questa serie per via dell’orribile doppiaggio italiano, tranne che in tenerissima età. Già alla fine delle elementari, con mia madre la prendevamo per io culo. Sembrava doppiata da Natolia dei Bulgari e da Daria della serie animata su Mtv ?
Qaundo mi sono imbattuto in quel disegno ho pensato la stessa cosa. Anche i nomi dovevano essere diversi come testimoniano le iniziali sui costumi…
Ovviamente anche io la guardavo da bambino e non facevo caso a certe cose. Un pezzo di storia che ci piaccia o meno, ma povero Aquaman…
http://www.cannibalisticnerd.com/wp-content/uploads/2012/04/Super-Friends-Proud-Aquaman.jpg